Avete mai notato come certe forme geometriche presenti nella natura siano replicate e declinate in tantissimi modi, materiali e funzioni nella vita di tutti i giorni? Faccio un esempio subito così mi spiego meglio: l’arcobaleno lo conosciamo tutti giusto? Quanto è bello? Non è altro che un fenomeno ottico e metereologico che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo quando la luce del Sole attraversa le gocce d’acqua rimaste in sospensione dopo un temporale. Fantastico!!
L’arcobaleno ha suscitato da sempre molta curiosità nell’uomo che inizialmente vedeva in questo l’intervento del divino, quello che mi chiedo io è: col passare del tempo questa meravigliosa scia colorata che sovrasta il cielo avrà in qualche modo ispirato l’uomo nell’invenzione dell’ARCO? Chissà..
L’arco è una forma semplicissima e al tempo stesso antica il cui utilizzo possiamo vedere da secoli nella storia dell’Architettura, ma che poi ha avuto la sua fortuna anche nel design, nell’arte e nella decorazione. L’arco nella sua essenzialità si presta a creare ritmo se ripetuto consecutivamente, a diventare un elemento estremamente decorativo se isolato ed enfatizzato, ma può essere anche semplicemente un motivo ornamentale. Tante funzioni e interpretazioni che sono evidenti nelle proposte del momento di molti progetti di interior e di design.
Con questo articolo ho selezionato per voi alcune chicche deliziose che spero vi piacciano!!
Arco di Castiglioni (Flos)
Un’icona del design italiano e progetto dei designer Pier Giacomo Castiglioni e Achille Castiglioni del 1962. Si tratta di uno dei disegni industriali più famosi e più venduti di tutti i tempi ed è inoltre il primo progetto di design a cui viene riconosciuto la tutela del diritto d’autore al pari di un’opera d’arte. Personalmente ritengo sia un capolavoro e ovviamente non può mancare nella mi casa.. 😉
Arcade mirror (Bower)
La collezione Bower comprende specchi decorativi e funzionali che aggiungono dimensione e consistenza allo spazio. Il disegno unico del progetto fa sì che sembrino tridimensionali ma in realtà sono assolutamente piatti. In particolare questo set di tre specchi aggiunge un tocco di classicità a qualsiasi ambiente infatti la fila di archi fa sì gli spazi in negativo diventino colonne implicite.
Budapest Café (Biasol)
In questo bar café a Chengdu in Cina lo studio di Melbourne Biasol ha combinato superfici in marmo a rilievi geometrici e tonalità pastello, il riferimento al film The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson è quasi esplicito. Anche il richiamo alla geometria dell’arco è molto diretto infatti lo possiamo vedere declinato nella vetrata di ingresso, nei bigliettini da visita, ma anche nella sagoma delle porte, degli specchi e nelle nicchie delle pareti. Il risultato è.. WOW!!
Arkad S (Note Design Studio)
Arkad è una giocosa famiglia di pouf ispirati alla forma architettonica di un porticato. Con questa linea di sedute lo studio ha puntato su una proposta che esprime versatilità e che gioca su ampie possibilità di personalizzazione, infatti il pouf è pensato per essere usato singolarmente o accostando più pezzi per creare un “sistema” di sedute.
Palazzo della Civiltà Italiana (EUR)
La solennità dell’opera è data dalla “semplicità” dell’edificio, realizzato in cemento armato e rivestito con lastre di travertino: non è altro che un parallelepipedo di 51×68 m contraddistinto in prospetto da una sequenza di arcate (54 per facciata) tipicamente romane che gli hanno fatto guadagnare l’epiteto di Colosseo Quadrato. Sono particolarmente legata a questo edificio in quanto è stato oggetto della mia Tesi di Laurea..se volete dare un’occhiata al risultato finale del progetto andate qui!
Les Arcs (Unopiù)
Il riferimento agli archi nella linea di queste poltrone da esterno direi che è più che evidente, infatti sono presenti sia nel nome “Les Arcs” sia nello schienale rivestito in fibra acrilica. In particolare amo il gioco con cui, in questo caso, gli archi si sovrappongono fino a creare una trama a intreccio super elegante!! Il disegno, ad opera dello Studio Meneghello & Paolelli, ha ricevuto nel 2013 una menzione speciale dalla giuria del German Design Award, e ci credo!! Queste immagini che ho recuperato dal catalogo di Unopiù mi fanno proprio venire voglia di coricarmici sopra, non so voi ma io amo particolarmente questi toni grigio-fango..La caratteristica particolare, poi, della combinazione dei materiali teak e tubolare in ferro unitamente a un tocco di design contemporaneo rende questi divanetti un prodotto ideale da inserire armoniosamente nella natura, a dire il vero, però, mi piacciono talmente tanto che io li metterei anche nel soggiorno di casa mia ^_^
Paravento Unfold (Ferm Living)
Che dire di questo paravento? E’ pazzesco come possa essere al contempo un elemento decorativo assolutamente estetico e una soluzione pratica di design. Infatti il paravento può creare l’illusione di una stanza aggiuntiva in un piccolo appartamento, può essere anche un tocco stravagante in un interno lussuoso. Questo progetto di Ferm Living presenta una superficie lucida percorsa da scanalature arcuate che riprendono la forma della sagoma appunto ad arco. Il risultato è assolutamente minimal ma elegante, declinato in tre diverse colorazioni tra cui non sarei proprio in grado di scegliere!!
Impression d’Orient (Londonart Wallpaper)
La carta da parati ideata dalla designer Laura Pozzi è assolutamente un capolavoro: gli archi qui sono macchie colorate dalle tonalità pastello che, sovrapposte l’una all’altra, creano una meravigliosa texture. Le suggestioni d’Oriente (il nome del disegno) sono poi definite e delineate da fini incisioni nere che sembrano richiamare un’armatura in ferro nascosta. La carta da parati è disponibile anche in altre colorazioni, ma con queste geometrie io amo la combinazione del giallo senape, il rosa antico e il bianco sporco!!
Ok, ora vedo archi ovunque..
Post scritto in collaborazione con Unopiù

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